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Serve la teoria musicale per capire la musica che ascoltiamo ogni giorno? Le canzoni, il rock, il rap, la techno, la musica del cinema, della radio, della televisione, di Internet? Sì, serve. Ma quella tradizionale, che si studia nei conservatori o che si legge nelle grammatiche vecchie di decenni, ovviamente non basta. Ci vuole una teoria nuova, più potente, capace di spiegare e illuminare le melodie e le armonie della popular music, del jazz, delle musiche del mondo. E anche della musica colta novecentesca e contemporanea. Philip Tagg, musicologo, si è reso conto che un libro di teoria musicale così mancava, e l'ha scritto. Per i musicisti, gli studiosi, gli insegnanti, gli studenti, gli appassionati. E per il piacere di tutti. Introduzione di Franco Fabbri.